L' Igiene Orale e' quell'insieme di manovre di pulizia dei denti che vengono praticate per eliminare la placca batterica ed il tartaro, che si accumulano giorno per giorno.
Esistono due tipi di Igiene Orale: quella domiciliare, effettuata quotidianamente dal paziente, e quella professionale, eseguita periodicamente dall'Igienista.
Lo scopo principale dell'odontoiatria è prevenire e curare le malattie del cavo orale.
Il primo passo in questa direzione è una corretta igiene orale quotidiana e un regolare e periodico controllo dello stato dei denti e delle gengive, associato a una seduta di igiene orale professionale più approfondita.
Cos'è l'ablazione del tartaro?
Con il termine ablazione del tartaro comunemente detta igiene orale o pulizia dei denti, s'intende l'eliminazione del tartaro e della placca batterica dalle superfici del dente sopragengivali e sottogengengivali al fine di rendere le superfici dentali perfettamente pulite e lisce eliminando così i batteri causa di infezioni a vario titolo del cavo orale.cosmesi La placca batterica, se non adeguatamente rimossa, con il tempo diviene tartaro il quale, oltre a non essere più asportabile con lo spazzolino da parte del paziente, causa gravi danni ai tessuti di sostegno del dente (gengiva, osso, legamento parodontale). L'ablazione del tartaro può essere eseguita meccanicamente o manualmente ed è indicata negli adulti come nei bambini, anche in presenza di dentatura decidua (da latte). È consigliata periodicamente già nella bocca “sana”, a scopo preventivo e, maggiormente, in soggetti portatori di manufatti protesici fissi o removibili, apparecchi ortodontici, impianti in titanio; ancor più importante è la sua indicazione nelle donne in gravidanza ed in pazienti affetti da particolari patologie e/o disabilità.
Quali sono gli strumenti per una corretta Igiene Orale?
Ponti in ceramica hanno aspetto e colore molto simili a quello di un dente naturale. La ceramica è solitamente fusa (a circa 1000°C) sopra un guscio metallico che ne aumenta la resistenza.
Gli strumenti per una corretta Igiene Orale domiciliare sono:
Lo spazzolino da denti
Il filo interdentale
Superfloss
Gli scovolini
Lo spazzolino da denti deve essere di setole medie sintetiche e di piccole dimensioni; la scelta degli strumenti per l'Igiene Orale domiciliare è adattata alle esigenze di ogni singolo paziente.
Gli strumenti per una corretta Igiene Orale professionale sono:
Strumenti a ultrasuoni
Curettes per la pulizia sottogengivale
Spazzolini o gommini per lucidare con paste per la profilassi
Filo interdentale
Polvere di glicina
Polvere di bicarbonato
Ponti in oro-resina o lega-resina hanno la parte esterna (più visibile) in resina di colore simile ai denti naturali e, le parti interna e masticatoria di metallo.
Ponti in resina, materiale acrilico di colore simile al dente, sono prevalentemente usati come provvisori.
Quale colluttorio usare?
I Collutori sono delle soluzioni che possono essere utilizzate come coadiuvanti dell'igiene orale. Hanno un duplice scopo:
Terapeutico in quanto riducono il numero di batteri e facilitano la guarigione dei tessuti;
Preventivo qualora contengano percentuali di fluoro tali da prevenire l'insorgenza della carie;
Alcuni collutori contengono una molecola chiamata Clorexidina, diluita in diverse concentrazioni ed utilizzata con scopo terapeutico nelle fasi attive delle patologie legate ai tessuti gengivali e nel pre e post intervento chirurgico.
Questa tipologia di collutori non può essere utilizzata quotidianamente in quanto può comportare diversi effetti collaterali; i più frequenti, ma non unici, sono l’iperpigmentazione dei denti e le modificazione del gusto.
I collutori per uso quotidiano devono essere quindi privi di Clorexidina e di alcool ma conteneti una buona quantità di fluoro utile per prevenire la patologia cariosa o sostanze utili per ridurre il fenomeno dell'ipersensibilità dentinale.Il loro utilizzo deve essere sempre associato ai tradizionali strumenti per la rimozione meccanica della placca, non può in alcun modo sostituire l’azione dello spazzolino e del filo interdentale.
Quante volte al giorno bisogna lavarsi i denti?
Dopo 20 o 30 minuti dai pasti principali, per permettere alla saliva di neutralizzare l’acidità di alcuni alimenti, come ad esempio agrumi, caffè e bibite gassate. I denti vanno spazzolati per almeno tre minuti. Chi soffre di infiammazione alle gengive dovrebbe invece arrivare a 4-5.
Quando vanno usati filo interdentale e scovolino?
Entrambi servono a eliminare la placca dalle aree tra un dente e l’altro, difficilmente raggiungibili dallo spazzolino manuale. Il filo va introdotto delicatamente e deve avvolgere lateralmente il dente senza provocare sanguinamento, fastidio o dolore. Se la manualità è scarsa o gli spazi sono poco accessibili si può optare per lo scovolino che va inserito con delicatezza nello spazio interdentale, leggermente inclinato, con movimenti orizzontali.ive.
Lo spazzolino elettrico aiuta?
Sì, perché consente una pulizia più approfondita ed evita l’eccessiva pressione durante lo spazzolamento. La testina deve agire per alcuni secondi su ogni superficie dentale prima di essere posizionata sul dente successivo, detergendo anche il solco gengivale.
Esiste un igiene professionale se si hanno impianti dentali?
La terapia di mantenimento viene individualizzata in funzione del paziente e della tipologia di protesi implantare, e comporta una serie di misure igieniche eseguite, durante i richiami periodici, dall'Igienista e dal paziente domiciliarmente.
Al fine di non alterare la superficie in titanio e ridurre la probabilità di procurare danni ai tessuti periimplantari è consigliabile usare: spazzolino con setole artificiali di tipo morbido, scovolini, spazzolini monociuffo e filo per impianti.
Le visite di controllo periodiche e le sedute di igiene orale programmate trimestralmente sono fondamentali per il mantenimento a lungo termine delle riabilitazioni implantoprotesiche.
L'igiene degli impianti si esegue con spazzolini morbidi e paste da profilassi specifiche. In caso sia presente del tartaro sulla superficie implantare, si procede utilizzando strumenti in Carbonio o Teflon, ideati appositamente per non rigare il titanio.
I depositi di placca e tartaro possono causare infiammazione limitata ai tessuti molli perimplantari (mucositi) oppure estese ai tessuti duri e molli perimplantari (perimplantiti). Le mucositi sono reversibili se intercettate precocemente prima che evolvano in perimplantiti.
Cosa sono i richiami e il programma di mantenimento?
Una volta raggiunto lo stato di salute, il paziente viene sottoposto ad una rivalutazione da parte dello specialista in Parodontologia in modo da programmare eventuali interventi chirurgici, oppure si attua un programma di mantenimento individuale che mira a prevenire il ripresentarsi della patologia.
I richiami periodici vengono cadenzati ogni tre mesi nei pazienti affetti da parodontiti, e ogni sei mesi nei pazienti non parodontopatici.
Perchè in alcuni casi i denti diventano scuri?
La colorazione scura dei denti può essere dovuta a due tipi di fattori: interni ed esterni. Le macchie esterne sono quelle che si formano sulla superficie dello smalto e possono essere dovute al tartaro, al fumo, a cibi come liquirizia, caffè, tè, vino rosso oppure all’uso di colluttori contenenti clorexidina. Queste macchie si tolgono facilmente con la pulizia professionale eseguita dal dentista, a cui deve far seguito un’accurata igiene orale da parte del paziente per mantenere il risultato. Anche l’età svolge un ruolo importante, perché i denti col passare degli anni tendono a diventare più scuri. I fattori interni, invece, agiscono durante la formazione del dente: in pratica i denti “si formano già macchiati”. Questi fattori possono essere:
l’uso di tetracicline (una famiglia di antibiotici) durante l’infanzia e soprattutto da parte della madre in gravidanza che da ai denti una colorazione scura a bande orizzontali;
l’eccesso di fluoro assunto durante l’epoca di formazione dei denti, che causa la fluorosi, cioè una colorazione dei denti “marmorea” che dal bianco latte tende con l’età a virare verso il rossastro;
la bilirubina nei soggetti talassemici;
anomalie congenite nella formazione dello smalto o della dentina che prendono il nome rispettivamente di amelogenesi e dentinogenesi imperfetta.
Un altro fattore interno è rappresentato dai traumi o da terapie canalari scorrette.
In questi casi sono necessari dei sistemi di sbiancamento professionali.
Lo sbiancamento dentale è sicuro?
L’efficacia dello sbiancamento dipende fondamentalmente dal tipo di macchie presenti sui denti. Inoltre le sostanze sbiancanti ovviamente non agiscono se i denti sono coperti da tartaro o macchie di fumo e nemmeno funzionano sulle otturazioni o sulle corone protesiche. Per questo, conviene prima fare una pulizia professionale dei denti. Le sostanze sbiancanti non sono dannose per lo smalto. Tuttavia, durante o dopo lo sbiancamento i denti possono diventare temporaneamente più sensibili al freddo. Può essere utile in questi i casi associare un gel al fluoro.
Lo sbiancamento non danneggia lo smalto dei denti. La base del gel sbiancante è il perossido di idrogeno.
Quanto si sbiancano i denti?
La tecnica sbiancante utilizzata (luce + gel sbiancante) sbianca fino ad un massimo di 9 gradi di tonalità. Naturalmente ogni tipo di dente reagisce in maniera diversa. In generale li miglioramento si attesta sui 6 - 7 gradi di tonalità. In caso di denti severamente "ingialliti" è possibile che siano necessarie più di una seduta (2 - 3 sedute).
Quanto durano i risultati ottenuti?
La durata dei risultati dipende molto dal comportamento dell' utente. Tabacco, caffè, the, non adeguata pulizia dentale, ecc. riducono la durata del risultato. Regolari pulizie dentali e l'uso di dentifrici sbiancanti allungano la durata del risultato. Alcuni clienti propendono per trattamenti su base annuale.
Lo sbiancamento è adatto a tutti e può far male?
La procedura sbiancante è sconsigliata ai soggetti con forte sensibilità dentale a cibi e bevande calde e fredde o che presentano denti frontali lesionati.
Una bassa percentuale di pazienti può avvertire una temporanea ipersensibilità dentale. Basterà astenersi dal bere bevande troppo fredde o troppo calde per 24 ore.
La procedura sbiancherà anche le corone e le otturazioni?
No, lo sbiancamento dei denti funziona solo su denti naturali.